B u o n A n n o!
Con l'immagine del poster/calendario della Consulta dei Consultori del 2013 auguriamo a tutti voi di trascorrere questo anno appena cominciato nel migliore dei modi, accompagnati dal sorriso che questa giovane donna ci rivolge.
Nel momento del passaggio da un anno all’altro viene spontaneo fare il bilancio di quanto avvenuto nell’anno trascorso ed esprimere desideri e propositi per quello che inizia. Non mi sottraggo a questo rito e vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla situazione dei consultori della nostra città.
Nel momento del passaggio da un anno all’altro viene spontaneo fare il bilancio di quanto avvenuto nell’anno trascorso ed esprimere desideri e propositi per quello che inizia. Non mi sottraggo a questo rito e vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla situazione dei consultori della nostra città.
Il 2012 non è stato un anno positivo per i nostri consultori. Come abbiamo di volta in volta comunicato su questo blog, molti consultori hanno chiuso, il numero degli operatori continua a diminuire e le Asl tendono ad accorpare servizi e sedi, tendenza che, anche se “giustificata” dalle carenze di personale e di risorse in genere, lascia scoperti quartieri popolosi e già carenti di servizi di primo livello, esponendo i cittadini, e le donne in particolare, a rischi maggiori per la salute e, in prospettiva, ad un aumento dei costi per l’assistenza sanitaria.
Questo avviene nonostante statistiche e documenti ufficiali dimostrino che la presenza dei CCFF riduce il numero delle interruzioni di gravidanza e il ricorso al taglio cesareo, e migliora il rapporto delle donne con la propria salute, aumentando anche la qualità delle relazioni e della salute all’interno della famiglia.
Sappiamo che la sanità italiana è in grave crisi, ma siamo convinte che salvare i consultori contribuirebbe ad un risparmio effettivo per le casse dello Stato e continueremo a sostenerlo e a lottare anche in futuro perché venga riconosciuta l’importanza strategica del ruolo - di prevenzione e di promozione della salute - dei CCFF nel sistema sanitario nazionale.
Il 2012 è stato anche l’anno che ha visto la sconfitta definitiva del “progetto Tarzia” per la soppressione dei consultori pubblici del Lazio. La conclusione anticipata e ingloriosa della giunta Polverini ha infatti portato via con sé quella ignobile “riforma” dei consultori che il movimento delle donne - con la Consulta dei Consultori in prima fila - ha iniziato a combattere nel 2010 e che ha visto organizzarsi, intorno al tema della salute e dell’autodeterminazione della donna, una grande partecipazione di associazioni femminili e femministe, donne singole, sindacati …
Riunite nell’Assemblea Permanente delle Donne per i Consultori, in dialogo con i consiglieri regionali dell’opposizione, le donne del Lazio hanno reagito e sono riuscite a bloccare per oltre due anni i tentativi di approvazione – quelli palesi come quelli più subdoli inseriti nella riforma dell'assessore Forte – della proposta di legge regionale, e questo va indubbiamente considerato un successo.
Quello che invece un successo non è di certo è la condizione della donna, che diventa sempre più critica, e non solo a Roma e in Italia.
I “pesi” che le donne devono sostenere sono sempre più gravosi: la mancanza di lavoro e la povertà che la crisi economica ha portato nelle società occidentali ha un effetto più forte per le donne, che si trovano a dover ricoprire un ruolo supplementare di assistenza e di cura all’interno della famiglia a causa della diminuzione di investimenti degli enti locali sui servizi alla persona e delle Asl sui presidi territoriali di primo livello.
La riduzione di servizi come i consultori pubblici e l’aumento dei costi sanitari per accedere a cure ed analisi rende più precarie le condizioni di salute e aumenta il rischio di patologie, soprattutto per le donne immigrate.
Parallelamente al peggioramento delle condizioni economiche, sanitarie e sociali, il 2012 è stato un anno particolarmente tragico per le donne: il fenomeno che è stato definito “femminicidio”- l’uccisione di donne per mano di uomini violenti a loro in qualche modo legati - ha toccato l’apice per quantità di vittime e per la ferocia delle esecuzioni.
Nonostante i progressi tecnologici e scientifici che caratterizzano l’epoca in cui viviamo, nonostante normative e dichiarazioni a favore della parità dei sessi, la condizione della donna sembra retrocedere anziché progredire rispetto alle acquisizioni culturali e sociali maturate a partire dagli anni ’60.
In Italia nel 2012 ci sono stati oltre 120 omicidi di genere e in molte zone del pianeta gran parte delle donne vive una condizione di assoggettamento e di esposizione totale all’arbitrio e alla violenza degli uomini - la cronaca nazionale e internazionale è piena di episodi raccapriccianti che si rincorrono come in una “via crucis” femminile collettiva.
Il proposito per l’anno che è cominciato non può che essere quello di proseguire a tutti i livelli le battaglie per riaffermare con forza per le donne il diritto di vivere, il diritto allo studio e al lavoro, il diritto ad essere rappresentate e ascoltate, di avere servizi pubblici in grado di dare risposte alle esigenze di salute e di cura delle donne e dei nuclei familiari.
Come Consulta intendiamo vigilare sulla situazione dei Consultori Familiari di Roma e raccogliere dati per elaborare e presentare proposte a maggior tutela della salute delle donne e dei nostri servizi.
Intendiamo dedicare la nostra attenzione alla realtà in continua evoluzione e costruire iniziative che mettano in evidenza le potenzialità dei consultori per la promozione della salute delle donne, delle coppie, degli adolescenti e dei bambini.
L'impegno e il tempo che spenderemo per questo obbiettivo sarà il regalo che faremo alle donne e a noi stessi per il nuovo anno. Auguri!
Pina Adorno
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