Nel corso del convegno “Per scelta, non per caso”, che si è svolto il 7 marzo presso la Protomoteca in Campidoglio, la Consulta dei Consultori di Roma ha lanciato una petizione per raccogliere firme e adesioni sul diritto alla contraccezione gratuita.
Sappiamo
infatti che la normativa in vigore prevede la gratuità di tutte le prestazioni
relative alla procreazione responsabile, compresa la somministrazione dei mezzi
necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e dal
singolo, e che affida ai consultori il compito di operare affinché le coppie e
i singoli possano essere davvero liberi di scegliere, fornendo tutti gli
strumenti indispensabili allo scopo, dall’informazione alla consulenza, dalle
eventuali analisi cliniche alle visite, dalla somministrazione ai controlli.
E’ utile ricordare che l’accesso
universale ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva e alla
contraccezione è fra gli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio” definiti dalle
Nazioni Unite e che
riconoscere e garantire il diritto alla
contraccezione significa riconoscere il diritto delle donne a decidere della
propria vita, promuovere le loro competenze, contrastare efficacemente la
discriminazione e la violenza di genere, permettere a tutti di vivere una
sessualità più felice e sicura.
Accanto a questa considerazione, che riafferma
il diritto alla libertà di scelta e alle
pari opportunità, c’è anche da sottolineare che investire in contraccezione
vuol dire risparmiare. Infatti un contraccettivo costa meno - in
termini di sofferenza umana ed esborso economico- rispetto all’interruzione di una
gravidanza che non è desiderata, ad una maternità non scelta, alla cura delle
malattie sessualmente trasmesse.
Nel lavoro quotidiano nei nostri
consultori si tocca con mano la difficoltà che hanno molte donne, soprattutto
le più giovani e le donne straniere, a seguire le indicazioni per quanto riguarda le analisi per la pillola o per la sua assunzione regolare.
Per le analisi di base (assetto
metabolico e funzione epatica) in media
c'è un costo ticket tra 30 e 50 euro; in presenza di rischi particolari (obesità,
trombofilia, problemi di pressione, disfunzioni tiroidee....) aumentano gli accertamenti da effettuare e ovviamente aumentano i costi.
Per quanto riguarda la pillola, quelle mutuabili hanno un
ticket di 4 euro, le altre costano tra i 5 e i
15 euro, ovviamente ogni scatola, che copre un mese di trattamento.
Questi costi rappresentano
vere e proprie barriere economiche e
sociali all’accesso alla contraccezione e alla pianificazione familiare per
le fasce più fragili della popolazione, come le ragazze giovanissime, le donne
economicamente e culturalmente svantaggiate, le donne straniere e quelle
disoccupate.
Insieme al problema dei
costi, c’è la difficoltà di accesso ai consultori a causa del numero esiguo e
degli orari di apertura insufficienti. A Roma esistono 50 consultori a fronte
dei 144 che dovrebbero esserci, in base al rapporto 1:20.000 abitanti previsto
dalla normativa vigente. Di questi 50, ben 37 risultano incompleti per numero
di operatori, tipologia delle figure professionali previste, locali e orari inadeguati.
Ribadiamo che, soprattutto
in tempi di crisi economica e occupazionale come quelli che stiamo vivendo,
puntare sulla prevenzione e sulla promozione della salute sessuale e
riproduttiva sarebbe un investimento saggio e obbligato, un uso virtuoso delle
risorse e una forma di educazione alla salute permanente che determinerebbe
risparmi di vario genere, compresa la diminuzione di comportamenti a rischio.
E’ quindi in questo
contesto e attraverso tali considerazioni che è maturata la decisione di dare
una svolta e una visibilità ulteriore al mandato istituzionale che abbiamo
ricevuto come operatrici/operatori dei consultori, partendo da una raccolta di
adesioni che rafforzi la nostra voce.
Raccogliere firme ha il
doppio valore di creare consenso e aumentare la pressione per il raggiungimento
dell'obiettivo, e al tempo stesso di sensibilizzare l’opinione pubblica, le
amministrazioni e gli Enti Locali sull’importanza strategica di rafforzare
i servizi che lavorano sulla prevenzione e sulla promozione della salute.
L’obiettivo che ci siamo
posti è di coinvolgere tutti i Municipi, le associazioni, i cittadini di ogni
territorio nella raccolta delle firme e di organizzare una manifestazione pubblica
il 26 settembre - data in cui si celebra la Giornata Mondiale per la Contraccezione - per presentare al Presidente Zingaretti le firme a sostegno delle nostre richieste,
perché la Regione si impegni al massimo per garantire a tutte le donne il diritto di scegliere se avere figli, quando e quanti averne.
Per info o per firmare contattare il consultorio di zona o scrivere a: consultoriroma@gmail.com
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