Conferenza stampa
Giovedì 26 Settembre alle ore 11,00
presso la sede comunale di via delle Vergini 18 III piano
In occasione della ricorrenza della
Giornata Mondiale della Contraccezione, la
Consulta dei Consultori Familiari del Comune di Roma intende riportare
all’attenzione della Stampa e delle Istituzioni la necessità e l’importanza di
garantire alle donne e alle coppie il diritto di accesso alla procreazione
cosciente e responsabile. La diffusione e l’uso dei contraccettivi
nel nostro paese sono strettamente legati alla nascita e all’opera dei
consultori familiari; nei consultori non viene solo prescritta la
contraccezione, ma le donne possono trovare aiuto nella scelta del
contraccettivo che più risponda ai propri bisogni, che rispetti la propria
salute e i propri orientamenti etici e culturali, perché ogni donna possa
decidere quando e quanti figli avere. Per rilanciare le attività dei consultori
di Roma relative alla promozione della salute sessuale e riproduttiva e alla
prevenzione dell’aborto e delle MST, e per segnalare le criticità che rendono
meno incisive tali attività la Consulta sta organizzando un convegno che si
svolgerà in primavera con l’obiettivo di favorire l’applicazione della
normativa e garantire alle donne e alle coppie il diritto ad una sessualità
piena e soddisfacente, che passa necessariamente attraverso la presenza di
servizi dedicati ad azioni di educazione, informazione, erogazione in ambito
contraccettivo.
Saranno presenti Maria
Gemma Azuni Consigliera di Roma Capitale
e Giuseppina
Adorno Presidente della Consulta dei Consultori di Roma
E’ di questi giorni l’uscita dell’ultimo rapporto del ministro della
sanità sull’applicazione della L.194/78 che, come per gli anni precedenti,
sottolinea la relazione diretta tra la presenza di CCFF e il minor ricorso
all’IVG e la funzione centrale che tali servizi svolgono per la promozione
della salute e l’empowerment delle donne su tutto il territorio nazionale.
Il numero degli aborti è in costante decrescita dal 1982, rallentata per
alcuni anni a causa dell’aumentata richiesta da parte di donne straniere, ma
adesso in leggero calo anche per questa fascia di utenza, che frequenta i CCFF
come servizio di riferimento e, secondo i dati indicati nella relazione del
ministro, questa diminuzione “…può essere in parte imputabile al lavoro svolto
da questi servizi”.
Questo dato, se da una parte ci
conforta per il riconoscimento della competenza e dell’appropriatezza della
metodologia adottata, dall’altra non ci impedisce di vedere le criticità che
incidono sui risultati e sulla divulgazione dell’approccio alla contraccezione
che viene effettuata nei CCFF.
Ragionando e confrontandoci su questi temi all’interno della Consulta,
abbiamo sentito la necessità di raccogliere i dati e le esperienze che gli operatori
hanno effettuato e di dare visibilità a tutto il materiale accumulato, anche
per trarne una nuova spinta rispetto alle attività connesse con la contraccezione.
L’idea è di offrire ai nostri operatori, ma anche all’intera comunità
cittadina, una giornata che ci consenta di mettere al centro della nostra
operatività e della progettazione sociosanitaria del nostro territorio il diritto della donna
e della coppia alla procreazione cosciente e responsabile. Diritto affermato da
risoluzioni di organismi internazionali come l’OMS, il Parlamento Europeo, l’Assemblea
generale delle Nazioni Unite, le numerose Conferenze sulla Salute, sulla parità
fra i sessi, sullo sviluppo.
Sarà un’occasione per divulgare il modello di intervento dei CCFF e
“pesare” l’incidenza sul fenomeno, ma anche per rilanciare la piena
applicazione della normativa in materia di contraccezione e di diritto a una
sessualità vissuta in maniera piena e consapevole. Sarà anche l’occasione per
ragionare su cosa significhi la piena e completa gratuità (così come previsto
dalla normativa) in ambito contraccettivo, sia sul piano individuale che su
quello collettivo. Infatti, in un’epoca in cui le persone non riescono ad avere
garantito l’accesso ai servizi e le risorse sono sempre più scarse, anche la
contraccezione potrebbe diventare un lusso che non tutti si possono permettere,
con conseguenze personali e sociali facilmente immaginabili.
Per tale motivo vorremmo poter riflettere insieme sui passi, gli strumenti
e le modalità necessarie per poter ridare slancio e dignità alla contraccezione
che, nell’ operatività quotidiana viene spesso “compressa” tra IVG, screening e
percorso nascita.
Insieme alla consigliera Azuni abbiamo scelto la Giornata Mondiale per
la Contraccezione per sottolineare l’importanza del tema e darvi appuntamento per il 7 marzo 2014 nella
splendida sala della Protomoteca in Campidoglio per avviare un dialogo proficuo
tra operatori dei CCFF, istituzioni, associazioni, operatori dell’informazione.
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