Assemblea del 12 gennaio 2012
- Continuano ad arrivare segnalazioni da tutte le Asl sulla situazione a rischio chiusura e/o trasferimenti in sedi non idonee dei CCFF. A questo si aggiunge il dato che la Consulta sta raccogliendo, sulla diminuzione del personale che è andato in pensione o è stato trasferito tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012: il dato parziale (mancano ancora 6 distretti) è di 39 operatori in meno, che sicuramente non saranno sostituiti. Pina Adorno riferisce di aver avuto nuovamente contatti con Gemma Azuni per definire data e sede della conferenza stampa congiunta con la commissione delle Elette, nella quale denunciare lo stato dei consultori.
- Si decide di completare la raccolta dati e di inviare tempestivamente alla presidente segnalazioni di situazioni particolari, anche rispetto agli attacchi che vengono frequentemente fatti ai CCFF sulla stampa, in modo da poter rispondere in maniera circostanziata. Si discute anche a partire dall’ultimo articolo su Repubblica e le colleghe dei CCFF del Trullo e di via Brugnato precisano quanto è accaduto: in realtà la donna non è stata rifiutata dai CCFF pubblici. Pina Adorno chiede di avere un resoconto più dettagliato per poter inviare una nota di precisazione a Repubblica. Si può rilevare da tempo come sui media invece di cercare le responsabilità delle carenze dei servizi, si tenda aa attribuire ai Consultori la colpa della mancata risposta agli utenti, spesso evidenziando la maggiore disponibilità di enti o associazioni private, solo dalle quali la persona avrebbe trovato ascolto.
E’ importante aumentare l’attenzione di tutti gli operatori per respingere questi attacchi e per evitare la mancanza di trasparenza o la confusione tra attività pubblica e privata. E’ necessario anche promuovere l’immagine reale dei CCFF, essere più consapevoli del nostro mandato e stabilire contatti più stabili con i Municipi e con le realtà locali.
- Ci si pone il problema di come evidenziare l’uso dei fondi pubblici per finanziare iniziative ed enti senza una progettualità complessiva e duplicando spesso attività e competenze dei consultori, ai quali invece si sottraggono risorse, come se l’Amministrazione pubblica dimenticasse la loro esistenza o volesse dimenticarla.
Pina Adorno ricorda come il Piano Forte di fatto utilizzi i fondi destinati al consultorio per pagare enti privati che dovrebbero realizzare visite domiciliari post partum, lasciando i consultori fuori da qualunque raccordo o coordinamento.
- Mariella Marcelli fa presente che attualmente Le Aziende sono tenute a presentare dei dati di attività secondo gli indicatori del Piano Sanitario Regionale: in particolare per l’area Materno infantile andrebbero sollecitate ad ottemperare a quanto viene indicato: deliberare il percorso nascita e mettere al centro di questo il Consultorio, che dovrebbe essere il primo e principale interlocutore delle donne che desiderano un figlio.
- Stefania Scardala riferisce del lavoro che sta facendo per rielaborare le relazioni del convegno sotto forma di audiovisivo che possa essere consultato in rete. Si decide che sia più opportuno mantenere il materiale diviso per temi: Finalità e Metodologia del CF - Percorso Nascita – Legge 194 – Adolescenza. Questo può permettere a chi frequenta il blog una più agevole consultazione.
A tale proposito Pina Adorno invita tutti a consultare periodicamente il blog, a leggere gli articoli, a contribuire con propri scritti o anche semplici commenti, a segnalarlo a colleghi e utenti per farlo divenire uno strumento di arricchimento culturale e professionale, di qualificazione dell’immagine del Consultorio Familiare.
Alessandra Sasso deve inviare il suo che è già pronto. Rossella Anastasio potrebbe scrivere o sollecitare un contributo scritto sul lavoro sulla menopausa fatto in passato nel suo CF e che dovrebbe essere riattivato.
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