- NOVITA' -

25 settembre 2010

A scuola di genere

"A SCUOLA DI GENERE. Esperienze di prevenzione della violenza realizzate nelle scuole superiori di II grado di Roma e Provincia". Convegno organizzato da Solidea
si terrà giovedì 30 settembre presso la Casa Internazionale delle Donne, sala Lonzi, via della Lungara 19.
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Prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

Segnaliamo il convegno che si terrà il 28 settembre presso la Sala Gonzaga in Campidoglio, dal titolo  
"I percorsi di prevenzione nei giovani studenti e l'importanza dello screening delle malattie sessualmente trasmissibili".
Si parlerà anche del ruolo dei consultori nella prevenzione e nell'educazione alla salute.
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solidea

24 settembre 2010

Notte bianca

Sabato 2 ottobre appuntamento alla Casa Internazionale delle Donne per la notte bianca:
tante iniziative dalle 20.00 alle 03.00, tra i temi della serata anche la campagna Salviamo i consultori.

21 settembre 2010

occasioni per parlare di noi

l'Assemblea permanente delle donne,  nata per contrastare la proposta di legge regionale n. 21 del 26 maggio 2010, ha convocato una conferenza stampa per chiedere il ritiro della proposta di legge e per informare sulla situazione dei Consultori Familiari pubblici del Lazio:
mercoledì 22 settembre  ore 12,00  via Poli n. 29



due appuntamenti importanti presso la sede del Consiglio Regionale del Lazio, via della Pisana:
audizioni con i consiglieri Luigi Nieri e Ivano Peduzzi che hanno risposto alla richiesta dell'Assemblea permanente delle donne
giovedì 23 settembre alle ore 15,00 e alle ore 16,00

20 settembre 2010

La presidente della consulta parla dell'attuale normativa sui consultori del Lazio

Riprendiamo da radio radicale l'intervento della presidente della consulta nel corso del dibattito "Gli operatori per i consultori familiari e la sanità pubblica" tenutosi martedì 14 settembre presso la Direzione Sanitaria dell'Ospedale S. Camillo. Pina Adorno descrive la legge regionale n° 15/76 che la proposta di legge Tarzia intende abrogare.



L'audio integrale dell'incontro è disponibile sul sito di radio radicale

17 settembre 2010

18 settembre

Sabato 18 settembre dalle ore 15,00 alle ore 20,00  
banchetto per la raccolta delle firme contro la proposta Tarzia a Largo Argentina davanti alla libreria Feltrinelli, organizzata da "Zeroviolenzadonne"

17 settembre

Ricordiamo i due appuntamenti aperti a tutti per discutere dei consultori e della proposta di legge Tarzia
oggi, venerdì 17 settembre

dalle ore 9,00 alle ore 14,00
via dei Lincei 93, II piano
Riunione di coordinamento mensile dei consultori familiari della asl RmC, aperta ai cittadini, alla Consulta Consultori di Roma, agli operatori di altre asl e di altri servizi.

ore 19,00 
  Festa del PD Ponte Milvio
dibattito: Un ponte per la parità
coordina Miriam Mafai - giornalista
intervengono
Vittoria Franco - senatrice PD
Roberta Agostini - responsabile nazionale Sanità PD
Pina Adorno - presidente Consulta Consultori Roma

a seguire: proiezione del documentario"Il corpo delle donne" di Lorella Zanardo

Nota congiunta degli ordini professionali sulla proposta di legge Tarzia

Spett. Regione Lazio                               
c.a.   Presidente e Commissario alla Sanità       
On. Renata Polverini                              
c.a.   Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia
On. Aldo Forte                                      

Oggetto: Proposta di legge n. 21 del 26.05.2010 recante “Riforma e riqualificazione dei
consultori familiari”


Onorevole Presidente, Onorevole Assessore,
quali rappresentanti delle categorie professionali che, da oltre trent’anni, si dedicano nei
consultori familiari alla prevenzione ed educazione alla salute e alla presa in carico della donna,
della coppia, della famiglia e dei figli, desideriamo esprimere alcune considerazioni con riferimento
alla proposta di legge indicata in oggetto.
Condividiamo pienamente la necessità di una riqualificazione delle strutture consultoriali,
ed in special modo di un incremento del numero delle stesse, al fine di rispettare il fabbisogno di
un consultorio ogni ventimila abitanti previsto dalla Legge 34/1996. Una presenza capillare dei
consultori sul territorio regionale, incentivando il sostegno alla famiglia ed alla coppia, la
promozione e la tutela della procreazione responsabile, la prevenzione dell’interruzione volontaria
di gravidanza e le altre finalità previste dal Progetto‐Obiettivo Materno‐Infantile, non potrà che
giovare al miglioramento delle condizioni di benessere fisico, psicologico e sociale della
popolazione, che costituisce uno degli obiettivi prioritari della Regione.
Ciò nonostante, taluni aspetti della proposta di legge ci lasciano perplessi, primo fra tutti la
previsione di abrogare la Legge Regionale 15/1976. Detta normativa regionale ha come oggetto
principale l’istituzione e la regolamentazione del servizio di assistenza alla famiglia e di educazione
alla maternità e alla paternità responsabili, nell’ambito del quale si inserisce la disciplina
dell’attività e del funzionamento dei consultori familiari.
Rispetto all’abrogazione in toto della Legge in parola, sembrerebbe forse più opportuna
una revisione parziale, con la previsione di nuove disposizioni nel corpo della Legge 15/1976, il cui
modello di intervento è valutato di eccellenza dalle agenzie internazionali. Un siffatto modello, che
è espressione dei criteri di universalità, equità e solidarietà propri del Sistema Sanitario Regionale,
non può essere fatto oggetto di un totale stravolgimento, anche per assicurare il rispetto dei
principi fondamentali fissati dalla normativa statale in materia di tutela della salute, nonché dei
livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su
tutto il territorio nazionale.
Con i richiamati criteri, che la normativa regionale deve osservare per non incorrere in
violazione dell’art. 117 della Costituzione, sembra assolutamente incompatibile la proposta di
PSYLAZIO.AOO1.REGISTRO UFFICIALE.0005277.06-08-2010
consentire che i consultori familiari siano gestiti anche da strutture private a scopo di lucro.
Riteniamo che, muovendosi in un ambito così delicato, si debba prestare un’attenzione particolare
al rispetto dei principi fondamentali del sistema sanitario, tra cui quelli di universalità e di
responsabilità pubblica della tutela della salute: non si può pensare di demandare la gestione di
quello che potremmo definire un patrimonio pubblico di inestimabile valore per la salute della
popolazione, se non in via marginale e residuale, ad “istituzioni sociali”, la cui vocazione pubblica
è difficilmente verificabile, né tantomeno ad enti a carattere lucrativo.
D’altra parte la “privatizzazione” dei consultori familiari deve essere valutata anche in
relazione al rischio di violazione del criterio di economicità che, a maggior ragione nell’attuale
momento storico, deve ispirare l’azione politica ed amministrativa: la proposta di legge in parola
rischia di comportare un indiscriminato ed ingiustificabile aumento dei costi di gestione, dovuto,
ad esempio, alla duplicazione di alcuni percorsi, come nel caso della previsione di istituire di un
“doppio procedimento” per l’applicazione della Legge 194/1978.
Infine, suscita non poche perplessità la proposta di inserire nelle équipe dei consultori
figure professionali di incerta definizione e con competenze di dubbia attestazione, quali, fra le
altre, il consulente familiare ed il mediatore familiare, quest’ultimo, peraltro, disciplinato tramite
una legge regionale recentemente dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale.
Alla luce delle considerazioni su espresse, chiediamo di operare una profonda riflessione
sulla opportunità di portare avanti l’approvazione della proposta di legge in oggetto, che rischia di
compromettere nella nostra Regione l’attuale modello di sanità universalistica e solidale, coerente
con la Costituzione e con la normativa di principio statale.
Distinti saluti

Ordine degli Psicologi del Lazio
Presidente dott.ssa Marialori Zaccaria
Ordine provinciale di Roma dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri
Presidente dott. Mario Falconi
Ordine degli Assistenti sociali del Lazio
Presidente dott.ssa Giovanna Sammarco

15 settembre 2010

giovedì 16 settembre

giovedì 16 settembre davanti alla Biblioteca Nazionale, viale Castro Pretorio n. 105,
dalle ore 9,30 alle ore 13,30

banchetto organizzato dalla RSU dell'ICCU e della Biblioteca Nazionale
per la raccolta di firme contro la proposta di legge regionale Tarzia

27 settembre

Il 27 settembre 2010  dalle ore 15,30 alle ore 19,00  presso la sala Tirreno , pal. C della Giunta Regionale    si svolgerà l'Assemblea della Consulta Femminile Regionale del Lazio con all'o.d.g. la proposta di legge n.21 del 26 maggio 2010 "Riforma e riqualificazione dei consultori Familiari", sulla quale la Consulta è chiamata ad esprimere un parere.
In via eccezionale l'assemblea sarà aperta a operatori e utenti dei Consultori Familiari

8 settembre 2010

venerdì 17 settembre dalle ore 9,00 alle ore 14,00
via dei Lincei 93, II piano

Riunione di coordinamento mensile dei consultori familiari della asl RmC, aperta ai cittadini, alla Consulta Consultori di Roma, agli operatori di altre asl e di altri servizi.

prossimi appuntamenti

martedì 14 settembre   ore 9,30 - 13,30  aula A Direzione Sanitaria Ospedale S. Camillo

"Gli operatori per i consultori familiari e la sanità pubblica"

intervengono:
Giovanna Scassellati - direttore UOC DH-DS Legge 194/78 - AOSCF
Maura Cossutta  - delegato per l'ospedale culturalmente competente - AOSCF
Giovanni Ascone - direttore Ufficio X direzione generale della prevenzione sanitaria- Ministrero della Salute
Angela Spinelli - Centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e Promozione della Salute- Istituto Superiore di Sanità
Sara Farchi - Laziosanità - ASP
Marina Toschi - AGITE  Associazione Ginecologi Territoriali
Pina Adorno - Presidente Consulta dei Consultori Roma
Simonetta Cresci - Avvocato  Associazione Donne Diritti e Giustizia
Lisa Canitano Presidente Associazione Vita di Donna
Rosella Giangrazi - segretaria regionale Lazio Uil



mercoledì 15 settembre    ore 18,30 - Festa dell'Unità XVIII Municipio
piazza G.B. de La Salle - parcheggio

Dibattito sulla salute della donna, i consultori e la proposta di legge regionale Tarzia

intervengono:
Roberta Agostini - responsabile  nazionale Sanità PD
Esterino Montino - consigliere regionale PD
Pina Adorno - Presidente Consulta Consultori Roma
Lisa Canitano - Presidente Vita di Donna


Venerdì 17 settembre  ore 19,00  -  Festa del PD Ponte Milvio
dibattito: Un ponte per la parità

coordina Miriam Mafai - giornalista
intervengono
Vittoria Franco - senatrice PD
Roberta Agostini - responsabile nazionale Sanità PD
Pina Adorno - presidente Consulta Consultori Roma

a seguire: proiezione del documentario"Il corpo delle donne" di Lorella Zanardo

prossimi appuntamenti

6 settembre 2010

protesta della Consulta per l'articolo di Repubblica sui consultori

Alla c.a. del dottor Giuseppe Cerasa
Capo della Redazione Cronaca di Roma
La Repubblica


Gentile Dottor Cerasa,

Le scrivo in merito all’articolo “ E’ povera, le consigliano di abortire” a firma di Alessandra Paolini, pubblicato dal Suo giornale nelle pagine di cronaca di ieri, 2 settembre 2010.

Il “caso” presentato e i relativi commenti virgolettati del DG del Moige, Antonio Assimita, e dell’assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Fabio De Lillo, richiedono qualche precisazione su una serie di questioni.

Innanzi tutto, non è possibile denunciare un episodio grave come quello in questione senza dare delle informazioni complete, senza dire cioè

In quale consultorio è avvenuto quanto segnalato

Quale richiesta è stata fatta dall’interessata quando si è recata in consultorio

Quale figura professionale ha dato alla sig.ra Teresa quell’unica indicazione: abortire

Io escludo nella maniera più assoluta che qualsiasi professionista che lavora in consultorio possa aver detto quello che viene riportato da Alessandra Paolini su Repubblica e che il Moige ha denunciato.

Sono operatori qualificati quelli che nei consultori lavorano con le donne e con le coppie che si trovano ad affrontare le problematiche connesse alla gravidanza.

Come prevede la legge 194/78, gli operatori consultoriali sono impegnati a sostenere la donna e la coppia nel prendere la decisione in merito alla prosecuzione o all’interruzione della gravidanza rimuovendo, laddove è possibile, le cause che si oppongono all’accettazione della gravidanza, e cercando nella rete delle relazioni familiari e in quella dei servizi sociali e sanitari del territorio, le risorse e le condizioni che lo consentano. Dopo di che, la decisione definitiva è della donna.

Se però dovesse rispondere al vero quanto denunciato, bisogna che sia dato un nome a chi si è comportato così e dare a quella persona la possibilità di replicare e difendersi.

Non è corretto gettare fango “a pioggia” sui consultori, che dedicano tutti i loro sforzi ad informare e sostenere le donne, le coppie, gli adolescenti per una maggiore consapevolezza rispetto alla propria salute e alla responsabilità che ognuno di loro è tenuto ad avere verso se stesso e verso gli altri. Questo è quanto la normativa vigente richiede a chi opera nei consultori familiari.

Invito il DG del Moige a prenderne visione ( legge 405/75; legge R. Lazio15/76; legge 194/78 ) in modo da evitare in futuro di chiedere ai consultori di essere o di ridiventare quello che non sono mai stati e che il legislatore non ha mai pensato che dovessero essere.

I consultori non sono mai stati centri di accoglienza per donne in difficoltà, ma servizi per la promozione della salute sessuale e riproduttiva della donna, per la procreazione cosciente e responsabile, per il sostegno ai momenti di passaggio del ciclo vitale della donna e della famiglia.

Utenti del consultorio sono tutte le donne, le povere e quelle che povere non sono, le italiane e le straniere, le donne giovani e quelle più mature, sposate, conviventi, single; perché la gestione di sé, della propria sessualità, della maternità, è trasversale, riguarda tutte le donne.

Ricordo anche che le competenze assistenziali sono dei municipi e non dei consultori, che sono invece inseriti nel Servizio Sanitario Nazionale e devono occuparsi della salute psicofisica della donna, cosa che implica naturalmente uno stretto contatto con le strutture sociosanitarie pubbliche e del privato sociale, con le quali gli operatori quando occorre si interfacciano.

Rispetto a quanto dichiarato dall’assessore De Lillo, certamente la Regione Lazio può legiferare e investire le risorse pubbliche nella maniera che ritiene utile e prioritaria rispetto ai bisogni dei cittadini del Lazio, ma non mettiamo in discussione i consultori, servizi insostituibili nel loro ruolo di educazione alla salute degli adolescenti e degli adulti e che, in ogni caso, hanno reso possibile una diminuzione costante degli aborti.

Le chiedo di dare piena informazione sul caso ai lettori di Repubblica e di pubblicare anche questa protesta formale della Consulta dei Consultori Familiari di Roma che la sottoscritta rappresenta.

La saluto cordialmente

La Presidente
Giuseppina Adorno

Roma, 3 settembre 2010