- NOVITA' -

24 dicembre 2013

Buon Natale alle donne e agli uomini di buona volontà


Gesù piccino piciò, Gesù Bambino,
fa che venga la guerra prima che si può.
Fa che sia pulita come una ferita piccina piciò,
fa che sia breve come un fiocco di neve.
E fa che si porti via la malamorte e la malattia,
fa che duri poco e che sia come un gioco.
Tu che conosci la stazione e tutti quelli che ci vanno a dormire,
fagli avere un giorno l'occasione di potere anche loro partire.
Partire senza biglietto, senza biglietto
volare via, per essere davvero liberi non occorre la ferrovia.
E fa che piova un pò di meno sopra quelli che non hanno ombrello
e fa che dopo questa guerra il tempo sia più bello.

Gesù piccino piciò, Gesù Bambino
comprato a rate, chissà se questa guerra potrà finire prima dell'estate,
perchè sarebbe bello spogliarci tutti e andare al mare
e avere dentro agli occhi, dentro al cuore,
tanti giorni ancora da passare.
E ad ogni compleanno guardare il cielo
ed essere d'accordo e non avere più paura,
la paura è soltanto un ricordo.

Gesù piccino piciò, Gesù Bambino alla deriva,
se questa guerra deve proprio farsi fa che non sia cattiva.
Tu che le hai viste tutte e sai che tutto non è ancora niente,
se questa guerra deve proprio farsi fa che non la faccia la gente.
E poi perdona tutti quanti, tutti quanti tranne qualcuno,
e quando poi sarà finita fa che non la ricordi nessuno.
"Gesù Bambino"  di Francesco De Gregori
 

13 dicembre 2013

Giornate di prevenzione e test hiv rapido

Una iniziativa della Unità Operativa Consultori Familiari e Immigrazione della Asl Roma E in collaborazione con il Circolo Mario Mieli per il mese della Prevenzione contro le Infezioni a Trasmissione Sessuale.



In occasione del mese della prevenzione contro le Infezioni a Trasmissione Sessuale (IST) la ASL Roma E, in collaborazione con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, organizza quattro appuntamenti di informazione e counseling sulle IST e l'HIV durante i quali sarà possibile accedere al Test Hiv Salivare rapido.
Il Test Rapido dà la possibilità di conoscere il proprio stato sierologico senza prelievo ematico, ma con un campione di saliva, in soli venti minuti.
Durante i quattro eventi promossi dalla ASL Roma E e dal Circolo Mario Mieli sarà possibile accedere al
counseling sulle IST e al Test Hiv Rapido grazie all'apertura straordinaria del Consultorio Familiare - Monte Mario (Municipio XIV) piazza Santa Maria della Pietà 5 Pad. 5, del Consultorio Adolescenti (Municipio I) di via Angelo Emo 11/L e alle due uscite dell'Unità Mobile del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli sui territori di Prati (Municipio I, Piazza Cola di Rienzo) e Flaminio (Municipio XV, Piazzale Ponte Milvio).
Durante gli incontri saranno presenti
medici e operatori della ASL Roma E e del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che distribuiranno preservativi, materiale informativo e saranno disponibili a fornire informazioni sull'HIV e le altre IST.

L'iniziativa prevede i seguenti appuntamenti:

UNITÁ DI STRADA
Venerdì 13.12.13 dalle ore 20 alle ore 24 - Piazzale Ponte Milvio (angolo via Flaminia)
Sabato 14.12.13 dalle ore 14 alle ore 20 - Piazza Cola di Rienzo (Fronte Mondadori)

CONSULTORI
Lunedì 16.12.13 dalle ore 14.30 alle 20.00 - Consultorio Adolescenti Via Angelo Emo, 11/L
Lunedì 16.12.13 dalle ore 14.30 alle 20.00 - CF Monte Mario, piazza Santa Maria della Pietà, 5 Pad. 5

INFO
Rainbow Line
800.11.06.11

 

29 novembre 2013

Le parole che fanno crescere (bambini e genitori)










I Consultori Familiari da anni  sono impegnati nella 
Campagna Nazionale Genitori Più che promuove 8 azioni integrate di dimostrata efficacia su determinanti di salute e sui rischi prevalenti nei primi anni di vita. Una delle azioni riguarda la promozione della lettura ad alta voce, secondo quanto indicato nel progetto “Nati per leggere” , avviato e sperimentato in Italia dal 1999.
E’ ormai accertato che l’attuazione di interventi volti a promuovere la lettura precoce ai bambini fin da piccoli  ha effetti positivi a lungo termine sul loro sviluppo cognitivo e relazionale e sulle competenze di "literacy", che permettono di  raggiungere migliori livelli di istruzione, favorendo l’inclusione sociale delle fasce di popolazioni più fragili. 
La “literacy” è  dunque fortemente associata alla salute, è infatti  riconosciuta come pre-condizione di benessere accanto alle condizioni socioeconomiche.

Perché il Consultorio Familiare?
Il modello di lavoro consultoriale chiama gli operatori ad agire affinché le donne, gli uomini, i futuri genitori diventino parte attiva e consapevole nelle scelte di salute.  Negli incontri di accompagnamento alla nascita, negli incontri dopo il parto con i neo-genitori, nello “spazio allattamento”, gli operatori  offrono ascolto, sostegno, la possibilità di confronto tra pari, cercano di favorire il “contatto” con il bambino e perciò l’uso di tutti i sensi,  l’ascolto, la voce, il ritmo che dalla ninna nanna alla filastrocca conducono alla scoperta della lettura …
La promozione della lettura ad alta voce fin dalla gravidanza  rientra perciò a pieno titolo nelle azioni di sostegno della genitorialità e di promozione delle competenze materne e paterne (empowerment) anche attraverso il reciproco aiuto tra futuri e nuovi genitori.
Per questo dal 5 all' 8 dicembre la Consulta dei Consultori Familiari sarà presente alla  Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria "Più Libri Più Liberi" per leggere con mamme e papà in attesa e con i genitori e i loro bambini 

                                                                                                                                                                Un'esperienza di lettura al Consultorio Familiare
23 novembre 2013


 

"Gli umani, appena nati, paiono esseri fragili e precari, in bilico sul ciglio della vita come sul crinale di una collina. Forse lo sono davvero, o forse è la nostra ansia di genitori che li vede così. Fatto sta che, a quel punto, noi prendiamo d'istinto a chiamarli, con voci e sorrisi, perché da quel crinale si lascino scivolare verso di noi, da questa parte e non da quella .....
...... La cosa fondamentale che questo libro1 dice a un genitore è dunque questa: parla a tuo figlio. Hai un potere di umana magia nella gola, unico eppure comune: perché ne sei avaro? Parla con lui, con lei. Non negargli ciò che sai fare, che gli serve. E se non sai cosa dire, ci sono sorgenti di parole giuste, che son fatte per questo: leggi un libro."

1 LEGGIMI FORTE di Bruno Tognolini e Rita Valentino Merletti

25 novembre 2013

Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne



25 novembre 2013
 
 
E’ importante e direi anche doveroso, nelle giornate che a livello internazionale sono dedicate alle donne, ricordare la realtà che in ogni parte del mondo le donne si trovano ad affrontare per il solo fatto di essere donne. Oggi è una di quelle giornate, è la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, istituita e celebrata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite a partire dal 1999, e non è superfluo né banale ricordare e denunciare che le donne continuano ad essere minacciate, picchiate, violentate e uccise da uomini legati a loro da rapporti d’amore o di parentela.
Quest’anno sono già 128 le donne uccise in Italia da uomini che avevano avuto o avevano una relazione con loro. Per fortuna cresce anche il numero delle donne che trovano il coraggio di denunciare minacce e molestie, anche se purtroppo non sempre la denuncia serve a scongiurare il delitto. C’è ancora molto lavoro da fare per creare le condizioni affinché le donne possano fidarsi delle Istituzioni; mi riferisco certamente alle leggi e alle iniziative che sono state messe in campo e a quelle che verranno, ma penso anche al ruolo importante dei servizi territoriali che le donne e gli uomini frequentano.
I consultori sono impegnati da sempre – nel rapporto con i singoli, nell'approccio con le coppie e negli incontri di gruppo – per dare consapevolezza alle donne del loro valore e del loro potere nella tutela della propria salute, e anche come presidio contro la violenza di genere. Nella Asl RmE, per iniziativa della UOC Consultori Familiari e Immigrazione, è attivo da qualche anno il progetto  “Libere di Parlare” che ha messo in rete operatori sociali e sanitari dei servizi territoriali e degli ospedali con le forze dell’ordine, con i Centri Antiviolenza e con le associazioni del terzo settore, per creare un protocollo comune di intervento. Oltre ad aumentare la sensibilità individuale degli operatori e a creare un linguaggio ed una prassi condivisa per trattare i casi di violenza che arrivano ai servizi ospedalieri e territoriali, nei commissariati o presso gli sportelli delle associazioni, il progetto si pone l’obiettivo di far emergere quella violenza di genere – soprattutto domestica – che spesso è parte inscindibile delle relazioni di coppia e intrafamiliari.
Credo che per ridurre la violenza di genere si debba lavorare molto a livello culturale e migliorare il grado di giustizia sociale nel nostro Paese. E credo anche che se fossero potenziati gli interventi e i servizi di prevenzione e di promozione della salute - che significa anche fare cultura - si potrebbero ridurre le ferite che oggi bloccano le potenzialità delle donne e degli uomini di costruire un futuro migliore per tutti.
P.A.

 

26 settembre 2013

26 settembre - Giornata Mondiale per la Contraccezione

Conferenza stampa
Giovedì 26 Settembre alle ore 11,00
presso la sede comunale di via delle Vergini 18 III piano
In occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale della Contraccezione, la Consulta dei Consultori Familiari del Comune di Roma intende riportare all’attenzione della Stampa e delle Istituzioni la necessità e l’importanza di garantire alle donne e alle coppie il diritto di accesso alla procreazione cosciente e responsabile. La diffusione e l’uso dei contraccettivi nel nostro paese sono strettamente legati alla nascita e all’opera dei consultori familiari; nei consultori non viene solo prescritta la contraccezione, ma le donne possono trovare aiuto nella scelta del contraccettivo che più risponda ai propri bisogni, che rispetti la propria salute e i propri orientamenti etici e culturali, perché ogni donna possa decidere quando e quanti figli avere. Per rilanciare le attività dei consultori di Roma relative alla promozione della salute sessuale e riproduttiva e alla prevenzione dell’aborto e delle MST, e per segnalare le criticità che rendono meno incisive tali attività la Consulta sta organizzando un convegno che si svolgerà in primavera con l’obiettivo di favorire l’applicazione della normativa e garantire alle donne e alle coppie il diritto ad una sessualità piena e soddisfacente, che passa necessariamente attraverso la presenza di servizi dedicati ad azioni di educazione, informazione, erogazione in ambito contraccettivo.
Saranno presenti Maria Gemma Azuni Consigliera di Roma Capitale
e Giuseppina Adorno  Presidente della Consulta dei Consultori di Roma
 
 E’ di questi giorni l’uscita dell’ultimo rapporto del ministro della sanità sull’applicazione della L.194/78 che, come per gli anni precedenti, sottolinea la relazione diretta tra la presenza di CCFF e il minor ricorso all’IVG e la funzione centrale che tali servizi svolgono per la promozione della salute e l’empowerment delle donne su tutto il territorio nazionale.

Il numero degli aborti è in costante decrescita dal 1982, rallentata per alcuni anni a causa dell’aumentata richiesta da parte di donne straniere, ma adesso in leggero calo anche per questa fascia di utenza, che frequenta i CCFF come servizio di riferimento e, secondo i dati indicati nella relazione del ministro, questa diminuzione “…può essere in parte imputabile al lavoro svolto da questi servizi”.

 Questo dato, se da una parte ci conforta per il riconoscimento della competenza e dell’appropriatezza della metodologia adottata, dall’altra non ci impedisce di vedere le criticità che incidono sui risultati e sulla divulgazione dell’approccio alla contraccezione che viene effettuata nei CCFF.

Ragionando e confrontandoci su questi temi all’interno della Consulta, abbiamo sentito la necessità di raccogliere i dati e le esperienze che gli operatori hanno effettuato e di dare visibilità a tutto il materiale accumulato, anche per trarne una nuova spinta rispetto alle attività connesse con  la contraccezione.

L’idea è di offrire ai nostri operatori, ma anche all’intera comunità cittadina, una giornata che ci consenta di mettere al centro della nostra operatività e della progettazione sociosanitaria  del nostro territorio il diritto della donna e della coppia alla procreazione cosciente e responsabile. Diritto affermato da risoluzioni di organismi internazionali come l’OMS, il Parlamento Europeo, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, le numerose Conferenze sulla Salute, sulla parità fra i sessi, sullo sviluppo.

Sarà un’occasione per divulgare il modello di intervento dei CCFF e “pesare” l’incidenza sul fenomeno, ma anche per rilanciare la piena applicazione della normativa in materia di contraccezione e di diritto a una sessualità vissuta in maniera piena e consapevole. Sarà anche l’occasione per ragionare su cosa significhi la piena e completa gratuità (così come previsto dalla normativa) in ambito contraccettivo, sia sul piano individuale che su quello collettivo. Infatti, in un’epoca in cui le persone non riescono ad avere garantito l’accesso ai servizi e le risorse sono sempre più scarse, anche la contraccezione potrebbe diventare un lusso che non tutti si possono permettere, con conseguenze personali e sociali facilmente immaginabili.

Per tale motivo vorremmo poter riflettere insieme sui passi, gli strumenti e le modalità necessarie per poter ridare slancio e dignità alla contraccezione che, nell’ operatività quotidiana viene spesso “compressa” tra IVG, screening e percorso nascita.

Insieme alla consigliera Azuni abbiamo scelto la Giornata Mondiale per la Contraccezione per sottolineare l’importanza del tema e  darvi appuntamento per il 7 marzo  2014 nella splendida sala della Protomoteca in Campidoglio per avviare un dialogo proficuo tra operatori dei CCFF, istituzioni, associazioni, operatori dell’informazione.

 

23 giugno 2013

Giovedì 27 giugno a Testaccio

Città dell'altra economia - Largo Dino Frisullo - Testaccio
giovedì 27 giugno - ore 11,00
 
presentazione del libro

Amicizia, amore, sesso: parliamone adesso.
Imparare a conoscere se stessi, gli altri, le proprie emozioni
 
Saranno presenti
le autrici, Anna Contardi e Monica Berarducci,
Mariella Marcelli e Loretana Angelici,
operatrici della Consulta dei Consultori di Roma 
Lucia De Anna, professore ordinario di Pedagogia Speciale

 
E' un invito speciale e gradito quello che la Consulta ha ricevuto e che estende a tutti i visitatori del nostro blog. L'oggetto è la presentazione di un libro bello e utile che tratta di educazione alla affettività e alla sessualità.
 
 
 
 
 

Di educazione sessuale ci siamo occupati altre volte su questo blog: è un tema così importante e strategico che gli operatori dei consultori, nonostante la costante diminuzione di risorse umane e materiali, si sono sempre sforzati di continuare a garantire spazi di intervento  nelle scuole della nostra città per incontrare le ragazze e i ragazzi alle prese con la propria crescita e con gli stimoli e le sfide che tale crescita impone. Ogni anno sono circa 20.000 gli adolescenti che i consultori di Roma contattano nelle scuole con incontri dedicati alla sessualità, oltre a quelli che individualmente, in coppia o in piccoli gruppi si rivolgono spontaneamente ai nostri servizi.
E’ stata perciò una grande gioia scoprire  l’esistenza di un libro che affronta con esperienza e competenza i numerosi aspetti legati alla crescita e alla gestione dell’affettività e della sessualità. Si tratta di “Amicizia, amore, sesso: parliamone adesso” di Anna Contardi e Monica Berarducci, dell’Associazione Italiana Persone Down, Erickson Editore.
Il libro, che ha per sottotitolo “Imparare a conoscere se stessi, gli altri, le proprie emozioni”,  è stato scritto per accompagnare ragazze e ragazzi con sindrome di Down nella scoperta dell’affettività e della sessualità, ma il linguaggio, la chiarezza nell’esposizione dei contenuti e la scelta narrativa ne fanno un testo fruibile da tutti e utilizzabile da educatori, insegnanti e genitori per orientarsi sul modo migliore di affiancare gli adolescenti nel delicato percorso di acquisizione della propria identità sessuale e dei comportamenti da assumere.
Chi opera con adolescenti e preadolescenti, a maggior ragione se presentano problematiche particolari e disabilità, sa quanto sia importante lavorare per favorire la ricerca e il raggiungimento della maggiore autonomia possibile e al tempo stesso ridurre l’esposizione ai rischi, che dalla pubertà aumentano proprio per la necessaria e vitale tensione allo svincolo dalle figure adulte e genitoriali.

E’ nello scandagliare questo delicato e fragile crinale che si muove il prezioso contributo di Anna Contardi e Monica Berarducci, con la chiarezza dovuta nell’affermare il diritto alla sessualità anche per le persone con disabilità intellettiva, che comincia proprio dalla conoscenza del proprio corpo e di quello dell’altro e dalle emozioni che ne derivano: informazione e consapevolezza sono i livelli essenziali da cui partire per essere in grado di operare le nostre scelte, in campo sessuale come nella vita in genere.
“E’ necessario dare un senso al sesso; al desiderio sessuale si devono accompagnare la consapevolezza, l’intenzionalità, un buon modo di stare nella relazione, la capacità di modulare le emozioni e un minimo accenno di significato” sottolineano le autrici nella parte di presentazione del libro dedicata agli educatori.
Credo che queste premesse siano un buon viatico non solo per favorire il rapporto educativo con le persone affette da disabilità, ma per tutti i giovani e non solo per loro; in questo tempo nel quale si fatica a trovare il significato reale e vivificante delle relazioni, spesso vissute in maniera distorta e coniugate al possesso e al proprio tornaconto più che allo scambio, e nel quale essere donna è motivo sufficiente per essere considerata oggetto (con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti), riportare l’attenzione sul significato che il sesso ha per le persone e sull’importanza di alcune essenziali e imprescindibili coordinate di riferimento è un contributo apprezzabile e necessario.

13 giugno 2013

Segnaliamo questa importante occasione di conoscenza e di riflessione sul tema delle migrazioni, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2013:

Il mare unisce, la terra non divida.
 
13 giugno - ore 18,00
Pontificia Università Gregoriana
Aula Magna
Piazza della Pilotta, 4 - Roma
 
con
 
Cécile Kyenge   Ministro per l'Integrazione
Miguel Angel Ayuso Guixot   Segretario Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso
Hassan Abouyoub   Ambasciatore del Marocco in Italia
Giovanni La Manna   Presidente Centro Astalli
 
modera
Antonio Sciortino   Direttore Famiglia Cristiana

21 maggio 2013

Trentacinque anni con la legge 194


Il 22 maggio 1978 veniva approvata la legge "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" conosciuta con il numero della pubblicazione: 194.
A distanza di 35 anni sono ancora numerosi gli ostacoli che si oppongono alla piena applicazione della legge, a cominciare da una non completa diffusione dell'educazione sessuale nelle scuole e nei contesti di aggregazione giovanile e dalla difficoltà per gli operatori di intervenire con l'offerta attiva su tutta la popolazione in età fertile, a causa della insufficienza della rete dei consultori. Per non parlare  del fenomeno dell'obiezione di coscienza in continuo aumento e delle conseguenze nefaste che ha sui tempi di attesa per le donne e sulle modalità di lavoro per gli operatori sanitari ... e su questo ci sarebbe tanto da approfondire.
Più volte su questo blog abbiamo sottolineato l'importanza di lavorare sulla prevenzione e sulla promozione della salute sessuale e riproduttiva, sia per affermare e consentire l'esercizio di un diritto, sia per ridurre i costi economici ed umani che ne conseguono.  In occasione di questo 35° anniversario ci fa piacere ricordare il valore  della legge 194 che, nonostante i limiti cui si accennava, si è dimostrata una delle più efficaci tra quelle che sono intervenute sul tema della salute e dell'approccio culturale, dal momento che le interruzioni volontarie della gravidanza da allora sono in continuo calo.
Segnaliamo per coloro che volessero approfondire i numerosi aspetti legati alle tematiche che la legge 194 affronta, due occasioni utili che si svolgono entrambe mercoledì 22 maggio
 
la prima ha inizio alle 9,30 presso l'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini:

22 Maggio 1978 / 22 Maggio 2013
35 anni di una legge
Dalla realtà dei servizi, le proposte per la Regione Lazio
 
 
la seconda si tiene presso la Casa Internazionale delle Donne dalle ore 18,00:

La prima parola e l’ultima
22 maggio 1978 – 22 maggio 2013

Per informazioni e dettagli sulle iniziative

9 maggio 2013

Parole e coccole

Segnaliamo questo interessante incontro dedicato ai genitori in attesa e ai bambini 0-12 mesi, collegato con il Progetto "Nati per Leggere". Raccontare e ascoltare rappresentano l'esperienza fondamentale dell'apprendere nei primi anni di vita, un modo per conoscere ed entrare in relazione che ci accompagna per tutta la vita.
 
 
 
 
12 maggio 2013 ore 9.30
Presidio Ospedaliero San Giovanni - "Antico Atrio"
Piazza San Giovanni in Laterano, 80 - Roma 

 
ore 10 Saluto delle Autorità
ore 10.15 Claudia Camicia "Quanto conta un racconto? - Scopriamo insieme ai genitori il valore della narrazione"
ore 10.30 Cristina Allodi "La voce delle emozioni"
ore 10.45 
"A nanna con mamma, papà e un ... libricino! Festeggiamo tutte le mamme con letture ed improvvisazioni" (adatte ai bambini e a coloro che non lo sono più)
Ottavia Murro "Progetto NPL Nati per Leggere: l'importanza della lettura nella più tenera età. Presentazione delle biblioteche di Roma"
ore 11 Ottavia Murro - Daniela Tumminiello "Tante storie da raccontare ... tanti bambini da coccolare!"
ore 11.15 Margherita Galasso "Un Re in ascolto, la centralità della musica nell'esperienza umana"
ore 11.30 Gian Luigi Bracciale - Francesco Antonelli - Alessandro Massimo Voglino - Gerardo Antonio Bruno Corea

L'evento è gratuito. Iscrizione tramite email: paroleecoccole@hsangiovanni.roma.it

7 maggio 2013

CONVEGNO


LA VIOLENZA INGABBIA MA LA RETE
LIBERA TUTTE

8 MAGGIO 2013
h 9-13

Sala Pietro da Cortona – Musei Capitolini, Piazza del Campidoglio, 1 Roma

convegno organizzato dall'associazione
"Donna e Politiche Familiari"

Il convegno si pone l'obiettivo di sensibilizzare al tema della violenza domestica e di sottolineare l'importanza del lavoro della rete nell'accompagnare le vittime nel percorso di autonomia. Tale percorso può rivelarsi lungo e difficoltoso e, per questo, è necessario un lavoro di sinergia e di collaborazione tra le diverse forze che entrano in campo, a partire dal momento dell’accoglienza e della denuncia.

Durante questo incontro si affronteranno tematiche che metteranno a confronto il lavoro dei diversi protagonisti della rete: dall'accoglienza e sostegno psicologico, che spesso consentono l'attivazione della rete, ai protocolli d’intervento per la riabilitazione dell’autore di violenza, alle leggi che tutelano le donne ed i minori vittime di violenza, ed ai conseguenti punti critici; si dedicherà spazio anche all'approfondimento ed alla conoscenza delle politiche di contrasto alla violenza ed al ruolo dei mass media nel veicolare le informazioni e le notizie su tali argomenti. Avremo lo straordinario contributo di coloro che lavorano negli sportelli antiviolenza, di coloro che accolgono vittime che accedono dal Pronto Soccorso, in situazioni di criticità psichica e fisica, e dei Rappresentanti delle Forze dell'Ordine (Carabinieri e Polizia di Stato) e della Magistratura, che si occupano di intervenire nelle chiamate di emergenza e di accogliere le denunce, nonché di attivare l'iter giudiziario previsto nei casi di violenza domesitca.

Nel corso della giornata verrà proiettato il documentario “Mai Piu' Sola”, autrici T. Dattilo e C. Gambino, regia di P. Terracciano. Il documentario è stato realizzato intervistando i protagonisti della rete e mostra come sia necessario e fondamentale un lavoro integrato e condiviso tra servizi e professionisti che, a vario titolo, possono intervenire in un caso di violenza domestica.

Il Convegno si rivolge in particolare agli operatori psicosociosanitari (Psicologi, Psicoterapeuti, Psichiatri, Medici, Assistenti Sociali, Educatori, Avvocati, Insegnanti, Infermieri, ecc) che operano direttamente ed indirettamente nel campo della violenza domestica ed a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la conoscenza di tali tematiche.

Al Convegno hanno accordato il gratuito patrocinio: il Comune di Roma, la Provincia, Solidea, SITCC Lazio.

Al Convegno possono accedere coloro che si sono prenotati tramite mail, presentando l’invito all’ingresso del Palazzo dei Conservatori.
La partecipazione è gratuita; a fine giornata verrà rilasciato l'Attestato di Partecipazione

1 maggio 2013

Primo Maggio

Abbiamo scelto di celebrare la festa del lavoro e dei lavoratori ricordando due vittime del lavoro, due donne che hanno pagato con la vita il clima di confusione culturale e istituzionale e il bisogno sempre più diffuso di dare un volto e un nome ai problemi e alle frustrazioni personali.

Margherita Peccati e Daniela Crispolti erano due impiegate della regione Umbria, un lavoro che svolgevano con competenza e correttezza e che, nelle tabelle sindacali, non è certo considerato un lavoro ad alto rischio. Forse è per questo che la loro morte sotto i colpi di pistola sparati da un utente del loro ufficio è apparsa così ingiusta e incredibile, ed è per questo che chi come loro lavora al servizio dei cittadini si è identificato con una situazione che vive quotidianamente e ne è stato fortemente colpito.
Morire sul lavoro non è mai giusto e sono troppe le inadempienze alle norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro, così come non è giusto non riuscire a trovarlo quel lavoro che solo può garantire l'autonomia e la dignità delle persone.
In questo Primo Maggio quasi estivo e festivo, è giusto ricordare tutte le persone che lavorano, quelle che lo fanno in maniera precaria, quelle che sono costrette ad accettare un lavoro senza regole, ma anche chi il lavoro lo ha perso o non l'ha mai avuto.
Margherita e Daniela sono per noi il simbolo di quella condizione spesso offesa e sottovalutata che è il lavoro nel servizio pubblico, per qualcuno residuo di un sistema arcaico di privilegio e di garantiti, nella realtà italiana un mondo che, nonostante le difficoltà organizzative e gestionali, si fa carico ogni giorno del funzionamento della macchina amministrativa, di rispondere alle esigenze e ai diritti dei cittadini, al loro bisogno di istruzione, salute, cultura, sicurezza, informazione.
Per tutto questo è indispensabile la consapevolezza e il contributo di tutti.


Buon Primo Maggio!!!


18 aprile 2013

Più servizi e meno sportelli per le donne

Nell’Italia dove la nuova parola d’ordine sembra essere fare e soprattutto fare presto piuttosto che fare bene, vi segnalo la nascita dell’ennesimo “sportello” che in questo caso si propone come la soluzione ai problemi delle donne che hanno abortito e che, per questa ragione, …”si trovano a vivere un forte disagio emotivo e psicologico (depressione, ansie, fobie, disturbi sessuali)”.
E’ quanto si legge in una lettera del Movimento per la Vita Italiano indirizzata ai Direttori Sanitari delle Asl, con la richiesta di affiggere nelle sedi sanitarie… “la locandina allegata al fine di sensibilizzare e offrire un servizio gratuito alle utenti che purtroppo sono sempre più numerose.”

Lo sportello si chiama “Da Donna a Donna” ed è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sarebbero tante le osservazioni da fare a proposito dei cosiddetti tecnici del governo Monti, che sono più volte intervenuti con provvedimenti a contenuto ideologico estremamente elevato (vedi Piano Famiglia del ministro Riccardi), ma voglio limitarmi ad alcuni punti essenziali:
  • le interruzioni volontarie della gravidanza, come è noto, sono in costante calo da trent’anni, e questo è affermato in tutte le relazioni annuali dei ministri della salute sull’applicazione della legge 194, che sottolineano soprattutto la funzione dei consultori nel ridurre il ricorso all’aborto.
  • il ‘disagio emotivo’ delle donne, oltre che dall’aver abortito, può derivare anche, e direi per qualcuna forse ancora di più, dal trovarsi senza lavoro, dal non avere servizi, dal non poter andare in pensione quando avevano già maturato il diritto ad andarci. Tra l’altro – a proposito di disagio emotivo – il Ministero del Lavoro ha definanziato e quindi annullato il bando 2012 per il progetto sulla parità tra uomo e donna a favore dell’inserimento lavorativo delle donne, attivo dal 1991.
  • lo sportello è pagato da tutti i cittadini. Perché affidare una competenza pubblica- peraltro già istituzionalmente affidata ai consultori familiari - ad un ente privato, per di più così connotato dal punto di vista ideologico e storicamente così contrario alla libera decisione e all’autodeterminazione delle donne? Perché non utilizzare quelle risorse per implementare la presenza e l’operatività dei consultori pubblici?
Lo abbiamo sottolineato più volte e voglio ribadirlo anche a commento di questa iniziativa: il sistema dei servizi sociali e sanitari è vasto e costoso e non possiamo permetterci di sprecare risorse destinandole a progetti autoreferenziali, che si pongono come ‘doppione’ o addirittura in antitesi con il mandato istituzionale dei servizi pubblici.

Finanziare progetti paralleli e alternativi al sistema pubblico dei servizi sociali e sanitari, oltre a disperdere le risorse, confonde e indebolisce il sistema di promozione e di protezione dei cittadini, e genera insicurezza e sfiducia nei confronti delle istituzioni.

Occorre invece avere un progetto unico, con obiettivi e finalità che si rivolgano e sostengano le esigenze di tutti, e che rappresenti una garanzia per tutti i cittadini in quanto essi sono parte - nella loro diversità e unicità individuale - di questo nostro Stato, anzi sono essi stessi lo Stato.
Per quanto riguarda la salute della donna, il progetto esiste già:
è infatti questo il senso della legge 405/75 che ha istituito i consultori per la tutela della salute psicofisica della donna, della legge 194/78 per la procreazione cosciente e responsabile, che disciplina l’interruzione volontaria della gravidanza, ed è il senso che anima il Progetto Obiettivo Materno Infantile (DM 24 aprile 2000) che individua risorse, tempi, modalità d’intervento necessari ad assicurare la prevenzione di patologie psichiche e fisiche che interessano la donna, i bambini, gli adolescenti e la promozione e la tutela della salute sessuale e riproduttiva dei singoli e delle aggregazioni familiari scaturite dalle loro scelte libere.

Basta con sportelli costosi ed effimeri che servono più a chi li apre che a dare risposte adeguate ai problemi che pretende di risolvere, non ne possiamo più! E’ ora di capire quali sono le esigenze concrete e reali dei cittadini italiani e organizzare senza sprechi un sistema di servizi territoriali certo ed efficiente, che pensi e realizzi risposte valutabili e modificabili, ma costanti nell’assicurare la presa in carico e nel trasmettere alle persone la certezza della risposta rispetto alle necessità esistenti e ai diritti che devono essere garantiti.
Se tutti i finanziamenti destinati negli ultimi vent'anni a progetti, iniziative creative e multiformi sportelli a tempo dedicati alle donne fossero stati concentrati nel migliorare o aprire nuovi servizi come i consultori, i centri antiviolenza, i servizi per l'infanzia... le donne e le famiglie avrebbero adesso un sostegno reale alle loro difficoltà di vita e sarebbero più contente.

Pina Adorno

15 aprile 2013

Presentiamo il nuovo progetto di Solidea, affidato alle associazioni Differenza Donna e Maschile Plurale, che ha come obiettivo quello di prevenire e contrastare il comportamento violento e abusante e facilitare modalità soddisfacenti di vivere le proprie relazioni.


Il progetto "Relazioni libere dalla violenza"
è rivolto a:

- tutti gli uomini che si sentono in difficoltà
nel gestire le proprie relazioni affettive in forma non conflittuale
(paura, rabbia, aggressività, gelosia, risentimento, violenza)

- tutti gli uomini che si sono resi responsabili
di violenze e abusi a bassa intensità
 all'interno di relazioni affettive,
già individuati dal circuito giudiziario.






per informazioni: tel. 3490053554 - noviolenza.solidea@gmail.com

9 marzo 2013

8 marzo

La giornata internazionale della donna offre a tutte/i noi l'occasione per ricordare la fatica che le donne fanno quotidianamente per vivere, studiare, lavorare, gestire le relazioni, la propria salute, la propria famiglia, per essere riconosciute.
Le iniziative per pensare, conoscere, rappresentare le mille sfaccettature che compongono l'immagine e la realtà femminile sono state tante - tutte importanti - belle - utili - in questo 8 marzo 2013.
Resta, sul difficile cammino intrapreso per la conquista piena della parità dei diritti, la macchia indelebile della morte delle donne, il "femminicidio" sì, ma anche quella fisica, psicologica, culturale dovuta alla mancanza di risposte che lo Stato e la Politica non riescono a dare a questa società che è insieme nuova e vecchia, e la conseguenza di questo vuoto ricade soprattutto sulle donne, come la cronaca di tutti i giorni ci ricorda.
Abbiamo scelto di sottolineare il senso di questa giornata con le parole di un poeta, che con questi versi è riuscito a evocare la complessità e la bellezza dell'essere donna.


Ballata delle donne

quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli, le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia:


quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace:
quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire:


perché la donna non è cielo, è terra,
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui dentro il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente:


femmina penso, se penso l’umano:
la mia compagna, ti prendo per mano
:

Edoardo Sanguineti

(da Il gatto lupesco. Poesie 1982-2001, Feltrinelli 2002)

15 febbraio 2013

Iniziativa su diritti e salute delle donne



****Le Ribellule presentano*****

16 Febbraio 2013
V E N G O A L L A P R I M A
@Tuba Bazar - Via del Pigneto, 19


Dalle ore 18:00

Proiezione del video-documentario
 "La mia scelta viene prima"

Strumento di denuncia, d’informazione e di lotta, nonché un gesto di
vicinanza verso chi ha vissuto esperienze simili.
di e con il collettivo femminista e lesbico Vengo Prima di Venezia

a seguire dibattito sull'obiezione di coscienza e sui consultori.
confronto sullo stato dell'arte in varie regioni italiane rispetto alla
libertà di scelta e sugli strumenti collettivi di lotta

Sulla salute delle donne non si obietta!

intervengono:

Collettivo femminista e lesbico Vengo Prima
Mirella Parachini - ginecologa, vice presidente FIAPAC
Pina Adorno - Consulta dei Consultori Familiari di Roma
Lisa Canitano - Vita di Donna Onlus

Sono invitate a partecipare le donne, le operatrici dei consultori,
comitati e collettivi a difesa della salute pubblica e della libertà di
scelta.





 

13 febbraio 2013

14 febbraio di danza e di lotta

                     
 
 In tutto il mondo si svolge l'iniziativa

ONE BILLION RISING DANCE,
RISE AND DEMAND AN END TO VIOLENCE AGAINST WOMEN



un miliardo di persone contro la violenza sulle donne


 

Una donna su tre nel corso della sua vita è stata picchiata o stuprata.
Un miliardo di donne in tutto il mondo hanno subito o subiscono ancora violenza fisica e sessuale.
Un miliardo di donne in tutto il mondo, domani, danzeranno contro questa violenza.
 
per gli appuntamenti info:

e
 

AIDOS conclude la Campagna Paper Dolls
Sono state raccolte più di mille paper dolls! Le porteremo tutte su Ponte Sant'Angelo e le faremo danzare per testimoniare la richiesta e il bisogno di donne e uomini di preservativi femminili.

Ponte Sant'Angelo giovedì 14 febbraio alle ore 12.00
per unirci alle donne di tutto il mondo e chiedere a gran voce che vogliamo preservativi femminili di ottima qualità e a basso costo, disponibili non solo nei paesi del Sud del mondo ma anche nel nostro.

Per informazioni:


10 febbraio 2013

Convegno sull'aiuto a bambini e adolescenti 'al limite'

Appuntamento periodico dell'Unione delle Comunità  per fare il punto sulle risposte che le Comunità di tipo Familiare si impegnano e riescono a dare alle difficili e dolorose situazioni dei bambini e degli adolescenti che ospitano. Un lavoro importante e imponente che coinvolge centinaia di operatori con seminari di formazione e attività di supervisione, allo scopo di individuare protocolli d'intervento e progetti personalizzati per "i loro assistiti  che molto spesso sono caratterizzati da una forma di sofferenza psichica definita dalla letteratura “al limite” o “borderline”" . Riceviamo e volentieri segnaliamo questa occasione di approfondimento.

“AAA”
Affiancamento Affidamento Adozione
Risorse di aiuto a bambini e adolescenti “dispersi”,
nella tradizione teorica e metodologica delle Comunità di tipo Familiare

 
foto di Marianna Fava
                                                                              
16 FEBBRAIO 2013

Auditorium Antonianum
Viale Manzoni, 1 - ROMA
Convegno Nazionale biennale del Coordinamento Nazionale Comunità Minori e
Unione delle Comunità di tipo Familiare di Roma e Lazio

PER INFORMAZIONI CONSULTARE

La partecipazione è gratuita