- NOVITA' -

28 gennaio 2012

La vita siamo noi

Questo è il video che abbiamo scelto per aprire i lavori dell'incontro nazionale delle donne per i consultori del 21 gennaio, tratto dal Recital di Corrado Guzzanti. Padre Pizzarro parla del rapporto della chiesa con le donne, l'aborto, la contraccezione.

26 gennaio 2012

Ricerca sui Consultori del Lazio


Il 27 gennaio alle ore 16,00 a Palazzo Valentini, Sala della Pace, verranno presentati i risultati della ricerca svolta dal SOIS sui consultori del Lazio, alla quale ha collaborato la Consulta dei Consultori di Roma. I dati sono molto interessanti, anche perchè non si limitano a descrivere la situazione dei consultori, ma offrono un quadro dell'utenza e del significato personale e culturale che l'esperienza fatta nel consultorio ha rappresentato per le donne intervistate.
Sarà un'occasione importante per aggiungere qualche elemento di riflessione al dibattito in corso nel nostro paese sui servizi per le donne, dopo l'incontro di sabato 21 gennaio, che ha visto a confronto nella città di Roma, realtà di tante regioni nelle quali è messa sempre più in discussione l'autodeterminazione delle donne.


24 gennaio 2012

21 gennaio a Roma

LA VITA SIAMO NOI

Vogliamo ringraziare tutte le donne che sabato 21 gennaio 2012 hanno partecipato a Roma all’incontro nazionale “LA VITA SIAMO NOI”.


Eravamo in tante a rappresentare sia le pratiche di lotta costante in tutti i territori sia tutte le generazioni di donne che si sentono coinvolte perché minacciate, in vari modi nella loro autodeterminazione, dall’attacco ai consultori, alla legge 194, al diritto alla salute, al lavoro, alla cittadinanza, al welfare.

Le testimonianze dalle Regioni, e dalle varie città delle stesse Regioni, sono state fondamentali per capire cosa sta succedendo, a che punto stiamo nella spoliazione continua e costante di ciò che garantisce la nostra libertà e dignità; ci è stato poi utilissimo lo sguardo sulla ricerca autofinanziata delle sociologhe, che sarà presentata ufficialmente a giorni, che ci conferma che la realtà sociale e culturale dell’Italia sui temi della salute riproduttiva, sulla contraccezione, sull’aborto (e sul valore della famiglia) è completamente diversa da quanto propagandano e cercano di imporre i vari consigli regionali (partendo dall’ignobile progetto nasko Lombardia per arrivare all’altrettanto ignobile cimitero dei feti a Roma).
Quanto prima cercheremo di fare una sintesi dei materiali che ci sono arrivati e restituiremo quanto emerso dai tre tavoli di lavoro su corpo diritti e servizi. Per ora constatiamo che parlare di autodeterminazione, significa per tutte parlare di libera scelta in campo sessuale, significa necessità di corretta informazione, significa centralità della persona nelle relazioni sociali familiari e di lavoro, significa diritti di cittadinanza da estendere ai/alle migranti, significa essere consapevoli del nostro corpo, sapere che il desiderio è la molla viva su cui avanzano le donne e la società, sapere che ciò che affermiamo per noi, quando parliamo di autodeterminazione, quando diciamo che siamo libere di scegliere e non siamo corpi da mercificare, lo affermiamo per tutti.
Non stiamo rivendicando istanze per una categoria protetta, i diritti delle donne sono diritti universali e solo riconoscendo questi diritti tutto il mondo vivrà meglio. Vorremmo, con voi che di nuovo ringraziamo, ripartire da qui.

Assemblea permanente delle donne
per i consultori

18 gennaio 2012

21 gennaio a Roma per i consultori, per la salute e per i diritti delle donne

LA VITA SIAMO NOI

Sabato 21 gennaio 2012

Roma - Casa Internazionale delle Donne
Programma

Ore 9,30 - Relazione introduttiva a cura della Assemblea delle Donne di Roma

Ore 10,00 - Informazione dai territori. Comunicazioni di rappresentanti di varie realtà (sinora sono previsti interventi dal Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Basilicata, Lombardia)

Ore 11,30 - SOIS (Società Italiana di Sociologia), sintesi della ricerca quali-quantitativa condotta sui consultori del Lazio

Ore 11,45 - Gruppi di lavoro su: corpo, diritti, servizi

Ore 13,30 - Pausa pranzo

Ore 14,30 - Relazioni dei gruppi di lavoro, dibattito e proposte

Ore 18,30 - Chiusura dei lavori

I gruppi che porteranno le testimonianze sono pregati di consegnare una sintesi del loro intervento all’arrivo e di inviarlo (prima del 21 o dopo) per mail a
lavitasiamonoi@googlegroups.com oppure a milvapistoni@gmail.com

Alcune informazioni per il 21 gennaio

La Casa Internazionale delle Donne si trova in Via della Lungara 19 a Trastevere
E’ prevista la possibilità di consumare il pranzo presso la Casa Internazionale con un prezzo concordato di 8 Euro. Sarebbe utile avere le prenotazioni per consentire una migliore organizzazione, quindi preghiamo chi fosse interessata a comunicarlo a:

segreteria@casainternazionaledelledonne.org - (Francesca Koch)

15 gennaio 2012

La vita siamo noi - 21 gennaio a Roma



Con lo slogan LA VITA SIAMO NOI

l’Assemblea permanente delle donne contro la proposta di legge Tarzia promuove un

Incontro nazionale

Roma -  Casa Internazionale delle Donne

sabato 21 gennaio 2012 - ore 9 / 17

Vogliamo impedire che le donne siano costrette a tornare all’aborto clandestino, vogliamo tutelare la salute delle donne e avere cura della salute psico-affettiva, sessuale e riproduttiva degli adolescenti. Vogliamo sventare il tentativo di impedire l’applicazione della legge 194, già erosa a causa dall’alto numero di medici obiettori di coscienza. Vogliamo che i servizi offerti dai Consultori siano finanziati adeguatamente.

Vogliamo reagire all’attacco all’autodeterminazione delle donne.


Sono questi alcuni degli obiettivi dell’incontro nazionale promosso dall’Assemblea permanente, formatasi a giugno 2010 per contrastare la proposta di legge regionale nel Lazio che vorrebbe modificare i consultori. Contro quella proposta di legge (prima firmataria Olimpia Tarzia) sono state raccolte circa 100mila firme nel corso di più di cento iniziative organizzate in tutta la regione.

Se, come dicono i dati ufficiali, gli aborti in Italia sono costantemente diminuiti è proprio grazie al lavoro sulla salute riproduttiva che hanno fatto i consultori in questi anni, nonostante le regioni li abbiano costantemente definanziati e sostanzialmente ignorati. Oggi quello che occorre non è cambiare le leggi o imporre visioni ideologiche, ma sostenere adeguatamente i Consultori e i servizi di estrema utilità - come prevenzione, ascolto e informazione - che offrono.

Perché un incontro nazionale? Perché il tentativo di imporre visioni ideologiche nei consultori e di limitare la libertà delle donne è in atto anche in altre regioni. Infatti in Piemonte è stata presentata una proposta analoga a quella del Lazio. Inoltre in quasi tutte le regioni italiane i tagli ai finanziamenti provocano carenze alle strutture e impediscono il rinnovo del personale. Vediamo con preoccupazione aumentare le amministrazioni poco interessate alla tutela di servizi di base, soprattutto per le giovani, le donne meno abbienti, le immigrate che i consultori garantiscono e riteniamo che sia giunto il momento di reagire per difendere e rilanciare un’eccellenza italiana. E per dire chiaramente che le donne non accettano di esser messe sotto tutela.

Assemblea permanente delle donne contro la proposta di legge Tarzia

Materiali: www.noidonne.org / www.vitadidonna.it / www.zeroviolenza.it / http://consultaconsultoriroma.blogspot.com/


Contatti: Tel 339 4364627 – 333 4073540 – 06 68401720

12 gennaio 2012

Appuntamento a Reggio Emilia

Dopo Torino, un nuovo confronto tra le regioni organizzato da Iniziativa Laica e dalla CGIL di Reggio Emilia sulla salute della donna e sulla applicazione della normativa vigente in tema di interruzione volontaria di gravidanza e obiezione di coscienza.
In attesa dell'incontro nazionale a Roma di sabato 21 gennaio.

6 gennaio 2012

Uno spunto per riflettere e discutere ...

di Loretana Angelici
"Tutti coloro che mi davano consigli
sono più pazzi ogni giorno
fortunatamente non gli feci caso
e se ne andarono in altre città,
dove vivono tutti insieme
scambiandosi cappelli"

P.Neruda  - Partenogenesi

Facendo seguito all’intervento “Dare soluzioni o restituire potere e responsabilità alle donne?” vorrei discutere sulla pratica del “portare”.
Mi piacerebbe che noi che lavoriamo nei consultori provassimo a confrontarci attraverso il nostro Blog per poter capire meglio la portata dei nostri interventi, le loro conseguenze, la nostra funzione nel “sostenere” la genitorialità.



E’ molto interessante e qualche volta anche divertente scoprire come alcuni comportamento relativi all’accudimento dei bambini possano essere stati prima fortemente raccomandati e poi quasi demonizzati nei manuali degli “esperti”, ma anche a livello “popolare”.
Vorrei rifletter proprio su uno di questi ambiti: quello che riguarda i modi utilizzati per “portare” il bambino quando è molto piccolo.
Tutta una serie di mammiferi vivono per un certo periodo con i propri cuccioli in vario modo “attaccati” al proprio corpo. E le madri e i padri della specie umana?

Le pratiche di accudimento dei bambini, come inevitabile, hanno subito profondi cambiamenti sia nelle varie epoche storiche che nelle varie culture. Attualmente coesistono modi molto diversi di “portare” il bambino.
Le culture occidentali, in genere utilizzano tutta una serie di oggetti che “mettono distanza” fra il corpo dell’adulto e quello del bambino (carrozzine e passeggini dall’aspetto sempre più tecnologico, affinché garantiscano una perfetta resa su tutti i tipi di superfici).
Nel resto del mondo, più vasto ma meno egemone, gli adulti che si prendono cura del bambino lo portano sul proprio corpo in vario modo, con le braccia, strumenti perfetti e di grande duttibilità, con stoffe, tipo grandi teli, o con oggetti più “costruiti” e più strutturati. In genere sono oggetti semplici, pratici, che permettono agli adulti di “indossare” il bambino mentre fanno altri lavori, spesso anche molto pesanti.
Da alcuni anni tali “oggetti” e il loro relativo uso si è andato diffondendo anche nel nostro paese: è come se avessimo fatto un giro a 360° che ci ha riavvicinato al punto di partenza.
Ma come sta avvenendo tutto ciò? In che modo e con quale senso?
In commercio, per portare il bambino, si trovano marsupi, zaini, vari tipi di “fasce” di tessuti, lunghezze, larghezze, colori e costi diversi, tutti oggetti corredati magari anche da un libretto o DVD di spiegazione per l’uso. Siti, manuali, associazioni, esperti che promuovono tali oggetti ne descrivono le meraviglie e si offrono per insegnarne l’uso.
Sembrerebbe che per la nostra cultura questa sia una nuova competenza da acquisire. Sarebbe interessante approfondire inoltre quali siano le aspettative delle persone.
Mi pare tuttavia di capire che l’oggetto scelto per il “portare” si sommi agli altri, alla carrozzina, al passeggino, quasi mai li sostituisce. Si acquistano vari oggetti per il “portare” fino a possederne, in alcuni casi, un intero campionario.
Trovo pericoloso partecipare anche noi con il nostro intervento alla “fiera”, ai consigli per gli acquisti, complicare quello che per altri è un gesto semplice.
C’è un bambino, deve ancora acquisire le competenze necessarie per essere autonomo: lo si porta con sé, in modo diverso a seconda delle caratteristiche ambientali e sociali, culturali etc.
Il nostro compito dovrebbe essere quello di aiutare le persone nello scegliere, nel ragionare sul senso e sulle possibilità di cambiamento, ancora non ipotizzate, nel rispetto di esigenze e bisogni spesso avvertiti come inconciliabili.
Potremmo provare a partire proprio dal bambino e dai suoi bisogni: per evitare di svuotare di senso modalità preziose di accudimento, ideologizzandole, non tenendo conto che quello che gira loro intorno rappresenta un nuovo mercato e per qualcuno una nuova fonte di guadagno.


1 gennaio 2012

Buon Anno!

Il calendario che vedete è un dono che la Consulta Cittadina Permanente dei Consultori Familiari del Comune di Roma ha pensato e voluto inviare a tutti i consultori del Lazio e alle più rappresentative Istituzioni locali.

E’ il quadro completo dell’anno con evidenziate le date importanti da ricordare, insieme ai recapiti della Consulta. I volti ritratti rappresentano le generazioni di donne a cui ci rivolgiamo e ci ricordano che quel “sorriso” è il senso e l’obiettivo dei nostri servizi.

La Consulta si propone in questo nuovo anno di aumentare in tutti noi operatori la consapevolezza del valore che le  attività  che svolgiamo hanno per la salute e per l'autodeterminazione delle donne, e di trovare un terreno di confronto stabile tra i CCFF del Lazio per costruire tutti insieme una rete in grado di scambiare informazioni sulla situazione dei nostri servizi e sui contenuti del nostro lavoro, uscendo da un isolamento che ci indebolisce.

Abbiamo verificato l’importanza della rete tra servizi in occasione della raccolta di firme contro la proposta di legge regionale Tarzia (che per il momento siamo riusciti a bloccare), e pensiamo che avere una Consulta dei consultori in ogni provincia potrebbe essere uno strumento di coordinamento importante per difendere la cultura e la metodologia di un servizio sempre meno tutelato dalle aziende sanitarie locali.

La situazione dei consultori di Roma è sempre più fragile a causa della continua emorragia di  risorse umane e materiali, ma l'inizio di un nuovo anno porta sempre con sè la speranza unita alla determinazione di raggiungere obiettivi ambiziosi.

Insieme agli auguri  sinceri per un anno di pace e speranza per tutta la comunità cittadina e italiana,  rivolgo un augurio speciale affinché le attività consultoriali possano essere sempre più riconosciute e sostenute dalle Istituzioni e i consultori del Lazio possano crescere nel numero e migliorare nella qualità.


Giuseppina Adorno