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21 maggio 2013

Trentacinque anni con la legge 194


Il 22 maggio 1978 veniva approvata la legge "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" conosciuta con il numero della pubblicazione: 194.
A distanza di 35 anni sono ancora numerosi gli ostacoli che si oppongono alla piena applicazione della legge, a cominciare da una non completa diffusione dell'educazione sessuale nelle scuole e nei contesti di aggregazione giovanile e dalla difficoltà per gli operatori di intervenire con l'offerta attiva su tutta la popolazione in età fertile, a causa della insufficienza della rete dei consultori. Per non parlare  del fenomeno dell'obiezione di coscienza in continuo aumento e delle conseguenze nefaste che ha sui tempi di attesa per le donne e sulle modalità di lavoro per gli operatori sanitari ... e su questo ci sarebbe tanto da approfondire.
Più volte su questo blog abbiamo sottolineato l'importanza di lavorare sulla prevenzione e sulla promozione della salute sessuale e riproduttiva, sia per affermare e consentire l'esercizio di un diritto, sia per ridurre i costi economici ed umani che ne conseguono.  In occasione di questo 35° anniversario ci fa piacere ricordare il valore  della legge 194 che, nonostante i limiti cui si accennava, si è dimostrata una delle più efficaci tra quelle che sono intervenute sul tema della salute e dell'approccio culturale, dal momento che le interruzioni volontarie della gravidanza da allora sono in continuo calo.
Segnaliamo per coloro che volessero approfondire i numerosi aspetti legati alle tematiche che la legge 194 affronta, due occasioni utili che si svolgono entrambe mercoledì 22 maggio
 
la prima ha inizio alle 9,30 presso l'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini:

22 Maggio 1978 / 22 Maggio 2013
35 anni di una legge
Dalla realtà dei servizi, le proposte per la Regione Lazio
 
 
la seconda si tiene presso la Casa Internazionale delle Donne dalle ore 18,00:

La prima parola e l’ultima
22 maggio 1978 – 22 maggio 2013

Per informazioni e dettagli sulle iniziative


 
 
 
 
22 Maggio 1978 / 22 Maggio 2013
35 anni di una legge.
Dalla realtà dei servizi, le proposte per la Regione Lazio
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, ore 9,30
 
 
-         9.30  Aldo  Morrone,  Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini-AOSCF

Relazione introduttiva

-        10.00 Maura Cossutta, Delegato per l'Ospedale Culturalmente Competente-AOSCF

““La storia della legge: diritti negati?”


-        10.20 Giovanna Scassellati Responsabile UOSD Legge 194/1978-AOSCF; Responsabile Centro Regionale di Riferimento  IVG

“La realtà dei servizi” 

 
-        10.40.  Maurizio Di Felice Ginecologo-AOSCF

“L'aborto farmacologico. Il protocollo”

-        11.00. Coffee break

-        11.20. Iride Bosi  Ginecologa-AOSCF

“La prevenzione delle IVG. L'Ambulatorio della Salute Riproduttiva”

 
-        11.40. Maurizio Bologna Ginecologo-AOSCF- Consiglio Direttivo AIUG

“La contraccezione post IVG”


-        12.00. Laila Monami e Ana Butea Bulcu Mediatrici culturali-AOSCF

“La Mediazione linguistico culturale nell' Ambulatorio Salute Riproduttiva”



-        12.20. Augusta Angelucci  Psicologa-AOSCF

“Gli aspetti psicologici dell'IVG”

 
-        12.40. Luigi Cirillo Ginecologo, Casa dei diritti sociali

“L'assistenza alle donne straniere: cosa è cambiato negli anni”



-        13.00. Astrid Lun  Psicologa Rete dei consultori ASL RMD

“L'offerta attiva e l'integrazione socio sanitaria”

 

-        13.20. Discussione
 
 
 
 

La prima parola e l’ultima.
22 maggio 1978 – 22 maggio 2013
Casa Internazionale della Donne ore 18,00

Introduce e coordina:

Chiara Lalli (autrice di A. La verità vi prego sull’aborto, Fandango 2013)

 

Intervengono:

Caterina Botti (filosofa, “Sapienza” Università di Roma)

“Il peso della condanna morale dell’aborto”

 

Filomena Gallo (avvocato, segretario Associazione Luca Coscioni)

“Quali strumenti per garantire l’applicazione della 194?”

 

Alessandra Gissi (storica, Università di Napoli “L’Orientale”)

“Il senso di colpa come oggetto di indagine storica”

 

Michele Grandolfo (epidemiologo, Noidonne)

“Epidemiologia dell’aborto e promozione della salute”

 

Paola Lopizzo (ginecologa, responsabile Unità Operativa “Assistenza e tutela sociale della maternità e IVG”, Ospedale San Giovanni-Addolorata)

“La garanzia del servizio”

 

Rosetta Papa (direttrice “Unità Operativa Complessa Tutela Salute Donna”)

“Donne a Sud della Salute”

 

Manuela Perrone (giornalista, Sole24Ore)

“Come i media trattano l’aborto”

 

Vittoria Tola (Udi nazionale, Assemblea permanente per i consultori)

“Dall’autodeterminazione (legge 405/1975) all’autodeterminazione (legge 194/78)”
 

 

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