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1 maggio 2013

Primo Maggio

Abbiamo scelto di celebrare la festa del lavoro e dei lavoratori ricordando due vittime del lavoro, due donne che hanno pagato con la vita il clima di confusione culturale e istituzionale e il bisogno sempre più diffuso di dare un volto e un nome ai problemi e alle frustrazioni personali.

Margherita Peccati e Daniela Crispolti erano due impiegate della regione Umbria, un lavoro che svolgevano con competenza e correttezza e che, nelle tabelle sindacali, non è certo considerato un lavoro ad alto rischio. Forse è per questo che la loro morte sotto i colpi di pistola sparati da un utente del loro ufficio è apparsa così ingiusta e incredibile, ed è per questo che chi come loro lavora al servizio dei cittadini si è identificato con una situazione che vive quotidianamente e ne è stato fortemente colpito.
Morire sul lavoro non è mai giusto e sono troppe le inadempienze alle norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro, così come non è giusto non riuscire a trovarlo quel lavoro che solo può garantire l'autonomia e la dignità delle persone.
In questo Primo Maggio quasi estivo e festivo, è giusto ricordare tutte le persone che lavorano, quelle che lo fanno in maniera precaria, quelle che sono costrette ad accettare un lavoro senza regole, ma anche chi il lavoro lo ha perso o non l'ha mai avuto.
Margherita e Daniela sono per noi il simbolo di quella condizione spesso offesa e sottovalutata che è il lavoro nel servizio pubblico, per qualcuno residuo di un sistema arcaico di privilegio e di garantiti, nella realtà italiana un mondo che, nonostante le difficoltà organizzative e gestionali, si fa carico ogni giorno del funzionamento della macchina amministrativa, di rispondere alle esigenze e ai diritti dei cittadini, al loro bisogno di istruzione, salute, cultura, sicurezza, informazione.
Per tutto questo è indispensabile la consapevolezza e il contributo di tutti.


Buon Primo Maggio!!!


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